Comunicato stampa sulla situazione politica a Finale Emilia
Finale Emilia è a un passo dallo scioglimento del Comune.
È l’esito dell’indagine prefettizia, che ha riscontrato carenze
amministrative talmente gravi dal favorire i tentativi di
condizionamento mafioso dell’Ente. In alternativa il Prefetto propone la
sostituzione d’imperio dei dirigenti inadeguati, visto che la giunta
non è in grado di porvi rimedio.
Condizionamento
mafioso in minima parte, difficoltà burocratiche, mancata verifica di
legalità delle delibere, superficialità negli atti degli uffici, e non
solo dell’ufficio lavori pubblici che già ha subito l’arresto del
responsabile per abuso d’ufficio continuato nell’ambito dell’inchiesta
Aemilia.
È questo lo stato in cui i commissari prefettizi hanno trovato il Comune di Finale Emilia (a quanto si apprende dalla Gazzetta di Modena) a conclusione della loro attività ispettiva.
Dal 1 luglio 2015 la Legge di Stabilità prevede il pagamento dell'IMU sugli immobili ancora inagibili a causa del sisma. La Regione e i parlamentari del Pd chiederanno una proroga, ma non è sufficiente. A quasi tre anni dal sisma serve una legge organica per la ricostruzione dell’Emilia che dia certezze a questo territorio.
Rifondazione Comunista Emilia-Romagna
aderisce e partecipa alla manifestazione nazionale di Libera prevista sabato 21
marzo 2015 a Bologna per la XX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo
delle vittime innocenti delle mafie.
Aderiamo perché siamo un partito
nemico della mafia e perché la lotta alla criminalità organizzata è sempre più
attuale e serve la più larga mobilitazione possibile al fianco di Libera.
In queste settimane si sta decidendo il futuro di Aimag, per noi de L’Altra Emilia Romagna un punto fermo c’è: Aimag non può fondersi con Hera, che già detiene il 25% delle azioni – perché la società sarebbe subito, e definitivamente, privatizzata. Condanniamo questa scelta, perché tradisce il referendum sui beni comuni del 2011, e siamo preoccupati delle influenze profondamente negative che avrà sulla gestione dei servizi nel caso in cui Aimag sia assorbita da Hera che, come sappiamo, è più attenta agli interessi degli azionisti che a quelli dei cittadini.
Un sistema
oliato da tempo. Ben prima che il sisma sconvolgesse questa porzione di
pianura, con il suo carico di morte e distruzione, e assieme il suo carico di
affari, di appalti, di soldi che girano vorticosamente. La ndrangheta in
Calabria ha basi e nomi, ma ha testa, complici e denaro altrove, anche qua in
Emilia, oggi ribattezzata dagli inquirenti come “terra di mafia”.
L'Emilia è terra di mafia, ma il Sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, dice di non vederla. Parole che confermano l'inadeguatezza a ricoprire il ruolo di Sindaco. Leggi il comunicato stampa
Sabato 21 febbraio Rifondazione Comunista sarà a Bologna al presidio promosso dai Comitati Acqua Bene Comune dell’Emilia Romagna contro la vendita della maggioranza pubblica di Hera e la definitiva privatizzazione dei servizi pubblici locali.
Pochi giorni fa Don Ciotti, fondatore di Libera, in visita a Bologna parlava del sistema mafioso come pratica presente anche in Emilia Romagna. Aveva ragione, perchè il quadro che emerge dall’operazione Aemilia sulla ‘Ndrangheta nella ricostruzione è sconcertante ma non inatteso, dal momento che Reggio Emilia e Modena sono da tempo i territori in cui la presenza mafiosa è più radicata.
Dopo la vittoria di Syriza in Grecia in Italia vien da dire che ora son tutti di sinistra, ma on le elezioni degli altri. Perché c’è la corsa a salire sul carro del vincitore, a partire dal Pd che mentre vota per abolire l'articolo 18 vuole far passare l'idea che Tsipras sia un suo alleato. La cosa è semplicemente ridicola se si pensa che Syriza non ha mai fatto accordi con il Pasok, che è il partito gemello del PD in Grecia e che proprio per aver sostenuto le politiche di rigore esce pesantemente ridimensionato.