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mercoledì 25 novembre 2020

Mozione sulla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne abbiamo presentato una mozione per proseguire e intensificare l'impegno per prevenire e contrastare la violenza di genere.


Al Presidente del Consiglio Comunale
Paolo Saletti

Oggetto: Mozione sulla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

L’Assemblea Generale della Nazioni Unite indica nel 25 novembre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La data fu scelta in ricordo dell’uccisione delle tre sorelle Mirabal, simbolo della resistenza delle donne al regime del dittatore dominicano Rafael Leonidas Trujillo, che furono sequestrate mentre andavano e far visita ai mariti in prigione, seviziate, violentate e torturate prima di essere uccise. 

In questa giornata, gli Stati, le organizzazioni governative nazionali e internazionali, dalla risoluzione 54/134 del gennaio 1999, sono invitati e invitate a predisporre campagne e iniziative di sensibilizzazione per contrastare la violenza sulle donne. 

Il 25 di novembre ha da tempo un ruolo importante all’interno del calendario delle ricorrenze istituzionali: è occasione di confronto, informazione e impegno. 

Premesso che
La Convenzione di Istanbul, ratificata dall’Italia nel 2013 ed entrata ufficialmente in vigore in tutta Europa come legge vincolante per gli Stati nell’agosto del 2014, riconosce espressamente la violenza sulle donne quale violazione dei diritti umani, oltre che come forma di discriminazione contro le donne; la Convenzione stabilisce inoltre un chiaro legame tra l’obiettivo della parità tra i sessi e quello dell’eliminazione della violenza nei confronti delle donne. 

La Convenzione insiste sulla necessità di coinvolgere tutti i soggetti pertinenti, comprese le autorità locali, nelle azioni volte a proteggere le donne da ogni forma di violenza e di contribuire alla cultura della parità tra i sessi, rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne. 

Considerato che
I dati del Rapporto Eures 2019 su “Femminicidio e violenza di genere” riportano che nel 2018, le donne uccise erano state 142, una in più del 2017. In termini relativi nel 2018 le vittime femminili hanno raggiunto il valore più alto mai censito in Italia, attestandosi sul 40,3%, a fronte del 35,6% dell’anno precedente. 

Sempre dall’ultimo rapporto Eures 2019 su Femminicidio e violenza di genere: “dal 2000 ad oggi, le donne uccise in Italia sono 3.230 (a cui bisogna aggiungere 55 donne vittime nel 2020), di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio coniuge/partner o ex partner”. Il contesto familiare si conferma nel 2018 come il terreno in cui avviene la maggior parte dei femminicidi commessi (+6,3%, da 112 a 119). 

Il Consiglio Comunale di Finale Emilia impegna il sindaco e la Giunta

• nella realizzazione di programmi e linee guida per il governo del Comune di Finale Emilia che implementino azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere; 

• a proseguire/avviare nel progetto “Panchine rosse” individuando nuovi luoghi, in città, in cui collocare altre panchine; 

• a installare postazioni di book crossing, da affiancare alle panchine, per manifestare la volontà di sostenere la diffusione della cultura, cultura di genere e delle pari opportunità; 

• ad approfondire il tema della violenza domestica, problema peraltro accentuato dalla quarantena di marzo, dei mesi successivi, e dai giorni odierni. 

• coltivare il rapporto con le associazioni e gli enti impegnati nel contrasto alla violenza di genere per collaborare al meglio per il Comune e per rafforzare i centri antiviolenza nonché la rete dei consultori, anche alla luce delle difficoltà economiche causate dalla attuale crisi economica.

I consiglieri comunali

Andrea Ratti, Pd
Elena Terzi e Pierpaolo Salino, Lista Civica per Finale Emilia
Stefano Lugli, Sinistra Civica per Finale Emilia

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