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martedì 5 aprile 2016

EX ZUCCHERIFICIO: COPROB ESTERNALIZZA IL CONFEZIONAMENTO DELLO ZUCCHERO: DOPO IL DANNO LA BEFFA

Il consigliere regionale de L’Altra Emilia Romagna, Piergiovanni Alleva, ha depositato un’interrogazione alla giunta regionale perché si attivi a tutela dei lavoratori della Coprob di fronte all’intenzione dell’azienda di esternalizzare le attività di confezionamento e stoccaggio dello zucchero. Venerdì 1 aprile i 16 lavoratori degli stabilimenti di Finale Emilia e Argelato hanno scioperato per denunciare le intenzioni dell’azienda, che così mette a rischio il loro posto di lavoro.
Leggi il commento di Stefano Lugli, candidato sindaco a Finale Emilia per una lista civica di sinistra
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Siamo di fronte ad una situazione paradossale per cui, dopo che sono stati spesi 52 milioni di euro pubblici per la riconversione dell’ex zuccherificio di Finale Emilia, ora Coprob intende esternalizzare proprio l’attività connessa allo zucchero, che dovrebbe essere elemento centrale della sua mission produttiva. Ancora una volta i fatti dimostrano che ci troviamo di fronte ad una riconversione che non tiene in considerazione lavoratori e territorio.
Vale la pena di ricordare che Coprob possiede il 30% delle quote della società Enel Green Power Finale Emilia, che a sua volta ha beneficiato di 51,8 milioni di € pubblici per trasformare l’ex zuccherificio in una gigantesca centrale elettrica a biomassa, ovvero un inceneritore impattante e che penalizza fortemente l’agricoltura locale.
È inaccettabile che dopo tutto questo denaro pubblico sperperato per costruire un impianto che produce risultati risibili in termini occupazionali, ci siano lavoratori che rischiano il posto: dopo il danno la beffa!
Attraverso il consigliere Alleva, abbiamo sollecitato la Regione ad intervenire e ci auguriamo che lo faccia anche il Comune di Finale Emilia. Nell’accordo di riconversione era previsto il mantenimento delle attività connesse allo zucchero, e le istituzioni hanno il dovere di pretendere che i patti siano rispettati e che quella marea di denaro pubblico produca risultati non solo per chi intende speculare sull’energia.
Condivido la richiesta di Flai Cgil a Coprob perché ritiri questo progetto, e porto tutta la solidarietà mia e della lista civica ai lavoratori che sono impegnati a difendere il proprio lavoro.

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