Finale Emilia è a un passo dallo scioglimento del Comune.
È l’esito dell’indagine prefettizia, che ha riscontrato carenze amministrative talmente gravi dal favorire i tentativi di condizionamento mafioso dell’Ente. In alternativa il Prefetto propone la sostituzione d’imperio dei dirigenti inadeguati, visto che la giunta non è in grado di porvi rimedio.
Le conseguenze sono gravissime.
Se il Comune verrà sciolto arriverà un commissario con il compito di ripristinare la normalità amministrativa avocando a se tutti gli incarichi e sostituendosi alla politica da un minimo di 12 a un massimo di 24 mesi per. In questo caso le elezioni del 2016 non si terranno.
Se verranno cambiati i dirigenti il Comune non sarà commissariato formalmente ma lo sarà di fatto.
In entrambi i casi siamo di fronte ad una bocciatura palese non solo del Sindaco ma dell’intero gruppo dirigente politico locale che si è dimostrato totalmente inadeguato.
Di fronte a questa situazione l’ostinazione con cui Pd e Sindaco insistono nel non dimettersi è da irresponsabili.
Lo ripetiamo da gennaio, fin da quando l’inchiesta Aemilia ha travolto Finale Emilia: le dimissioni della giunta e della maggioranza sono nell’interesse dei cittadini per favorire la ripresa della normale attività amministrativa nel più breve tempo possibile. E lo crediamo ancora oggi, perché il rischio di veder posticipato il voto e lasciare finale senza guida politica per lungo tempo nel pieno della ricostruzione è davanti a noi.
Se la politica non è capace di individuare strumenti che prevengano e ostacolino le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle amministrazioni, vuol dire che ha fallito. Per questo appaiono fuori dalla realtà gli appelli del Pd perché il Sindaco continui il suo lavoro come se non fosse successo niente, come se non ci fosse una diretta responsabilità dello stesso Pd nell’aver ignorato per anni ogni segnalazione delle opposizioni che da dentro e fuori il consiglio comunale denunciavano le irregolarità dell’ente.
Il Pd dimostri almeno in questa situazione di avere a cuore l’interesse di Finale Emilia: faccia cadere la giunta prima che sia troppo tardi.
Per quanto ci riguarda, la giunta deve dimettersi non solo per la grave situazione in cui ha portato il Comune, ma anche per non aver rispettato i suoi stessi impegni elettorali. Le prove preliminari all’accensione dell’inceneritore all’ex zuccherificio avviate in questi giorni fotografano solo l’ultima delle mancate promesse di questa giunta. L’eredità più pesante che Ferioli lascia ai finalesi e che ci impegniamo a spegnere in ogni modo possibile.
Stefano Lugli - Segretario regionale Rifondazione Comunista
Rassegna stampa
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