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venerdì 15 maggio 2020

Fase 2 a Finale Emilia: le proposte dell'opposizione

Lunedì 18 maggio entriamo nel pieno della cosiddetta Fase 2 e Sinistra Civica, Pd e Lista Civica presentano un documento aperto al contributo della città. Proponiamo all’amministrazione comunale, ai cittadini e a tutte le componenti attive della comunità di Finale Emilia un pacchetto di idee e proposte da discutere e affinare, perché anche dall’opposizione vogliamo svolgere fino in fondo il nostro ruolo di rappresentanti della comunità finalese. Si tratta di un documento aperto al contributo della città per elaborare una strategia locale che si integri nel quadro delle misure governative e regionali ma sapendo che Finale Emilia ha bisogni e peculiarità specifiche.


COMMERCIO: i negozi al dettaglio e il piccolo commercio sono pesantemente colpiti ed è necessario ogni sforzo per sostenere la rete commerciale locale già in sofferenza dall’immobilismo della ricostruzione. proponiamo un bando di 30.000 € di contributi a fondo perduto per sostenere la riapertura delle attività, e come per le utenze domestiche anche per i commercianti le scadenze Tari vanno rinviate senza sanzioni con una riduzione proporzionale al periodi di sospensione dell’attività. Proponiamo l’ampliamento degli spazi per i dehors e la concessione d’uso gratuita di suolo pubblico anche per quei negozi che non hanno mai avuto spazi esterni. Il commercio all’aperto nella stagione estiva avrà un’importanza strategica, per questo proponiamo di valutare l’ipotesi di installare in centro storico una struttura per le attività commerciali. Gli spazi per il mercato vanno estesi su nuove aree per favorire la massima sicurezza nel fare acquisti presso il commercio ambulante. 

LAVORO: mai come ora serve attivare un tavolo di confronto a livello comunale e di Unione con le associazioni sindacali e di categoria per monitorare la situazione occupazionale, l’andamento delle attività, prevenire situazioni di crisi e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

SCUOLA: l’organizzazione scolastica andrà ripensata, e il comune deve farsi trovare pronto individuando nuovi ambienti per attività didattiche e laboratoriali mettendo in gioco anche spazi come IdeAttiva, il Paldiversivo che attende da un anno e mezzo l’apertura, la Meridiana o l’aula magna della nuova scuola media. Vanno censiti i nuovi bisogni didattici delle scuole, in particolare degli alunni con disabilità, e individuare azioni per ridurre la povertà digitale degli studenti che mai come oggi rischia di favorire disuguaglianze e dispersione scolastica. 

FAMIGLIA: le famiglie finalesi hanno bisogno di aiuto nella gestione dei figli nei mesi in cui le scuole sono chiuse e hanno bisogno di sostegno economico. Quindi fin da ora occorre censire i bisogni delle famiglie e dei gestori e individuare nuovi spazi per garantire la fattibilità di centri estivi in piccoli gruppi all’aperto. è necessario un sostegno economico posticipando le scadenze Tari a settembre e dicembre senza sanzioni e sostenere economicamente le famiglie più colpite sul piano occupazionale anche coinvolgendo l’intero mondo del volontariato sociale per potenziare l’offerta di servizi.

SALUTE: la necessità di riorganizzare la rete sanitaria all’emergenza covid ha messo in secondo piano la presa in carico di altre patologie. Proponiamo quindi di attivare un tavolo con i medici di base per monitorare i bisogni sanitari dei finalesi e verificare con l’Ausl lo stato di avanzamento lavori del secondo stralcio della Casa della Salute anche in base ai bisogni di eventuali pazienti Covid che non riescono a mantenere un efficace isolamento al domicilio. Va sostenuta la campagna di test sierologici per la ricerca degli anticorpi covid anche stanziando contributi per le famiglie che non possono sostenerne i costi.

SPORT: nella fase 2 non si potrà praticare sport nelle stesse condizioni di prima, per cui è necessario attivare un tavolo di confronto con tutte le società sportive per monitorarne i bisogni. Così come è necessario intervenire con manutenzione e sanificazione degli impianti per renderli immediatamente fruibili alla riapertura. Proponiamo anche un fondo di 5.000 € a sostegno della pratica sportiva per gli under 16, per evitare che la crisi economica limiti lo sport e la socialità dei ragazzi.





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