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sabato 31 ottobre 2020

Mozione sul potenziamento dell’ospedale di Mirandola

Nel consiglio comunale del 30 ottobre 2020 è stata approvata all'unanimità una mozione presentata congiuntamente da tutti i gruppi consiliari in materia di sanità per chiedere l’effettivo potenziamento dell’Ospedale di Mirandola al pari di quello di Carpi,  l'impegno a terminare entro fine 2021 il progetto della casa della salute e dell’OSCO di Finale Emilia e il ripristino del punto prelievi di Massa Finalese.

I GRUPPI CONSILIARI TUTTI

Al Sindaco di Finale Emilia

Al Presidente del Consiglio Comunale 

                                                          

OGGETTO: Mozione sul potenziamento dell’ospedale di Mirandola

IL CONSIGLIO COMUNALE DI MIRANDOLA

premesso che

•   l’attuale assetto dell’ospedale di Mirandola e del relativo distretto sono il risultato di una serie di azioni che partono dal 2011 quando Mirandola, ospedale di zona al pari di Carpi e Sassuolo, aveva 221 posti letto, Finale Emilia 42 e Carpi 293; con il PAL (Piano Attuativo Locale) 2011-2013 prima e con l’evento sisma del 2012 poi, si è arrivati alla situazione pre-COVID di 126 posti letto per l’ospedale di Mirandola e la trasformazione di Finale Emilia a Casa della salute, mentre Carpi conserva 280 posti letto;

•   nella CTSS del 13/12/2019 è stato previsto in Piano di interventi ed investimenti per oltre 34 milioni di euro sull’Ospedale e sul Distretto sanitario di Mirandola che ora va ulteriormente rafforzato;

richiamato

•   il documento approvato dalla CTSS del 22/07/2020  che  stabilisce che l’organizzazione della rete ospedaliera sia impostata “nell’area nord con due strutture di pari livello”;

considerato che:

•  durante l’emergenza COVID all’ospedale di Mirandola:
    - sono state sospese tutte le attività chirurgiche ed ortopediche, sia in urgenza sia programmate;
    - è stata trasferita la degenza di Cardiologia;
    - è stato sospeso il servizio CUP/SAUB da sportello.

tutto ciò premesso richiede di:

• dar corso con urgenza al rientro di tutti i servizi delocalizzati durante la fase di emergenza COVID ed in particolare al rientro della Cardiologia completa dei letti monitorati dedicati e al pieno ripristino dell’attività chirurgica sia in urgenza sia in elezione;

• parimenti a quanto sta avvenendo in altri ospedali della rete,  provvedere a rafforzare l’organico di anestesia al fine di poter garantire tutte le attività del punto precedente e le anche le altre attività endoscopiche ed ostetrico/ginecologiche;

• sostanziare l’adeguamento dell’ospedale di Mirandola allo “stesso livello" dell’ospedale di Carpi attraverso la revisione del PAL;

• accelerare l’implementazione del Piano di potenziamento dell’Ospedale di Mirandola, in particolare:
   - potenziando il Pronto Soccorso e la realizzazione della nuova Middle Care Area unitamente alla Medicina d’Urgenza e alla Terapia Semintensiva;
    - adottando forme di incentivazione, anche retributive, per il personale sia medico sia del comparto proveniente da fuori zona al fine di rendere più attrattivo l’ospedale di Mirandola come sede di lavoro;
    - rafforzando l’organico di chirurgia ed ortopedia al fine di implementare tali attività riducendo la mobilità passiva extraregionale limitrofa;
  - superando definitivamente la deroga relativa al punto nascita dell’ospedale di Mirandola, riconoscendone la qualità delle prestazioni e la tenuta in termini numerici delle nascite;
 - accelerando le procedure concorsuali per le nomine delle strutture complesse di Ginecologia/Ostetricia e Chirurgia dell’ospedale di Mirandola;
   - rafforzando l’organico di Pediatria affinché l’OBI 24 ore pediatrico recentemente avviato si consolidi e vada a regime;
   - implementando il Laboratorio di Mirandola di tutte quelle attività che in questo momento di pandemia costituiscono uno snodo importante per la snellezza dei percorsi di ricovero che potrebbero portare al superamento delle stanze filtro per restituirle alle attività di normale ricovero; 
    - dando corso al progetto già avviato di centralizzazione dell’attività di citodiagnostica oncologica a livello provinciale con riconoscimento della struttura semplice dipartimentale;
   - a terminare entro fine 2021 il progetto della casa della salute e dell’OSCO di Finale Emilia prevedendo il mantenimento di almeno 21 posti letto di lungo assistenza, valutandone una implementazione di ulteriori 10 di lungodegenza con cui interagire con l’Ospedale di Mirandola;
    - valorizzare l’importanza della Casa della Salute di Finale Emilia, investendo su progetti che possano creare eccellenza al fine di implementare la mobilità attiva sul territorio, lavorando anche con le regioni e le provincie limitrofe;
       - sostituendo la  TAC e RM dell’ospedale di Mirandola;
     - avviando la collaborazione strategica con Tecnopolo e con il Distretto Biomedicale per progetti innovativi e di partnership pubblico-privato;

alla luce dell’esperienza maturata durante la pandemia che ha visto emergere nuove necessità si chiede inoltre

 l’attivazione anche una terapia intensiva, oltre alla semi intensiva, unitamente alla creazione di una struttura complessa di anestesia e rianimazione;

• il ripristino del punto prelievi di Massa Finalese;

• l’utilizzo di parte delle risorse per investimenti per realizzare nell’area dell’ospedale di Mirandola una nuova costruzione e/o la riqualificazione di vecchi spazi capaci di accogliere una nuova piattaforma chirurgica ed endoscopica, terapie intensive, medicina d’urgenza e centro dialisi, al fine di “decomprimere” l’attuale situazione di carenza di spazi aggravati dall’avvio di cantieri e dalle criticità conseguenti alle prescrizioni anticontagio e alla stagione della  pandemia che comporteranno stabilmente esigenze di nuovi spazi;

Il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a

▪ richiedere nelle sedi opportune e presso gli organi competenti che si dia corso alla revisione del PAL in modo che sia attuata la decisione della CTSS, ovvero l’effettivo potenziamento dell’Ospedale di Mirandola al pari di quello di Carpi, in modo da garantire adeguata assistenza sanitaria ai cittadini del distretto Area Nord;

▪ convocare entro il primo trimestre del 2021 un Consiglio Comunale aperto sulla Sanità alla presenza del Direttore Generale e del Direttore Sanitario dell’AUSL di Modena, del Direttore del Distretto Sanitario di Mirandola e dell’Assessore Regionale alle politiche per la Salute;

▪ ad inviare la mozione in oggetto al Presidente della Regione Emilia Romagna, al Presidente e ai membri dell’Ufficio di Presidenza del CTSS, all’Assessore Regionale alla Sanità e al Direttore dell'Azienda Sanitaria Locale.


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