Se poi avete ancora qualche dubbio potete sempre chiedere a me...
Di Marco Trotta
1) Non voto la lista L'Altra Europa con Tsipras perché è piena di rappresentanti di partito Sbagliato. I partiti che sostengono la lista L'Altra Europa con Tsipras sono Sinistra Ecologia Libertà (SEL), il Partito della Rifondazione Comunista (PRC), i Verdi del Sudtirolo/Alto Adige, Azione Civile di Antonio Ingroia. I rappresentanti dichiarati di questi partiti sono una decina su 73. Tutti gli altri candidati e candidate sono persone generalmente alla prima esperienza in una elezione ed anche le candidature espressione dei partiti sono persone che hanno un forte radicamento nella società civile, nelle campagne politiche e nelle lotte sociali. I profili e le biografie si possono leggere sul sito.
2) Sì ma se voto la lista voto
anche i candidati che non mi piacciono!
Le elezioni europee sono
differenti dalle elezioni per il Parlamento italiano perché sono proporzionali
e hanno le preferenze. Questo vuol dire che non ci sono liste bloccate dove
votando il simbolo si votano i candidati nella sequenza con la quale sono stati
inseriti in lista. Nelle elezioni europee ciascuna lista viene rappresentata in
base al numero di voti che prenderà e si possono esprimere fino a tre
preferenze nella lista che si sta votando. Quindi, in definitiva, si possono
scegliere i candidati che si ritengono più rappresentativi o che si
preferiscono. L'obiettivo della lista L'Altra Europa con Tsipras è raggiungere
il 4% su base nazionale perché le persone con più preferenze possano andare al
Parlamento europeo.
3) C'è qualche vincolo per le
preferenze?
Solo nel caso vengano espresse
tre preferenze, almeno una deve essere di genere diverso (per esempio due
uomini e una donna oppure due donne e un uomo) pena l'annullamento della terza
preferenza.
4) E se non ottiene il 4% che
succede?
La lista viene esclusa. Sulla
soglia del 4% pesa comunque un ricorso alla corte costituzionale fatto dal
tribunale di Venezia. Se il ricorso dovesse passare modificherebbe la legge per
le prossime tornate elettorali, non quella in vigore per le prossime
consultazione, ma comunque sancirebbe l'illegittimità costituzionale. Un motivo
in più per votare una lista che, nonostante le 220.000 firme raccolte in tutta
Italia, rischia di rimanere fuori dal Parlamento privando di rappresentanza
democratica una cospicua fetta di popolazione italiana.
5) E va bene. E quindi il programma qual è?
Il programma è quello più volte
rilanciato dallo stesso Alexis Tsipras, candidato alla presidenza della
commissione europea per la Sinistra Europea e, in Italia, per la lista L'Altra
Europa con Tsipras che chiede, tra le altre cose:
- una immediata fine
dell'austerità e una conferenza del debito europeo per ristrutturarlo e
riplasmare il residuo nel tempo
- l'espansione dei prestiti alla
piccola e media impresa
- la sospensione del nuovo
sistema fiscale europeo (il fiscal compact e derivati)
- la riforma delle politiche
dell'immigrazione
- una vera e propria banca
europea che possa stampare moneta da prestare agli stati, invece che ai
soggetti privati come succede ora, al fine di favorire gli investimenti come fa
la Federal Reserve negli Stati Uniti
- la riconversione ecologica del
modello produttivo e la lotta alla disoccupazione
- una legislazione Europea che renda
possibile tassazione delle attività finanziarie e imprenditoriali offshore.
Oltre a questi ci sono i 10 punti
elaborati da Luciano Gallino, Marco Revelli, Barbara Spinelli e Guido Viale che
chiedono: una conferenza sul debito come quella in Germania del 1953 in cui
vennero condonati i debiti di guerra, un piano europeo per l'occupazione che
dirotti le risorse dalle grandi opere devastanti a quelle per la casa, la messa
in sicurezza del territorio, ecc., "un parlamento europeo davvero
democratico e l'impegno contro il ritorno dei nazionalismi, le Costituzioni
calpestate, i Parlamenti svuotati, i capi plebiscitati da popoli visti come
massa amorfa, non come cittadini consapevoli".
6) Va be', ma in Europa non ci
sono solo questi temi! L'innovazione tecnologica dov'è?
Ci sono anche quelli! La lista
L'Altra Europa con Tsipras, in collaborazione con il Partito Pirata italiano,
ha elaborato un programma articolato su temi come partecipazione dei cittadini
trasparenza, protezione della privacy, internet bene comune, accesso ai dati,
software libero, copyright, brevetti, no alla sorveglianza di massa.
7) Eh ma mi sembra un
programma troppo laico e di sinistra!
La lista L'Altra Europa con
Tsipras è sostenuta dall'appello "Cristiani d'Europa votate Tsipras"
dove si dice "Crediamo di dover lavorare ad un nostro manifesto che
sancisca ufficialmente un diverso modo di intendere la politica da parte dei
cristiani: un documento che dica, partendo dal Vangelo e dalla dottrina sociale
della Chiesa, che il liberismo è la causa dell'attuale disordine. [...] Ci
sembra che la figura di Alexis Tsipras, candidato alla carica di presidente
della Commissione Europea alle prossime elezioni europee di maggio, sostenuto
da una lista civica nazionale - "L'Altra Europa" - incarni le
aspirazioni più profonde dei cristiani. Tuttavia crediamo che una politica
fatta da cristiani non possa esaurirsi nell'individuazione di una candidatura:
abbiamo imparato dall'impegno con i movimenti sociali per l'acqua bene comune e
per una nuova finanza pubblica e sociale che, come scriveva Giovanni XXIII,
«quando sei per strada e incontri qualcuno, non gli chiedere da dove viene, ma
chiedigli dove va, e se va nella stessa direzione, cammina insieme a
lui»."
8) Sì va bene, ma se non
usciamo dall'Euro tutte queste sono parole vuote!
Le economie dei paesi occidentali
e soprattutto quelle in Europa sono strettamente connesse da investimenti
reciproci, scambi e trattati. Uscire dall'euro è pericoloso economicamente
(aumento del debito, dell'inflazione, dei costi delle importazioni, della
povertà), e non restituirebbe ai paesi il governo della moneta, ma ci
renderebbe più che mai dipendenti da mercati incontrollati, dalla potenza Usa o
dal marco tedesco. Soprattutto segnerebbe una ricaduta nei nazionalismi
autarchici, e in sovranità fasulle. L'Altra Europa con Tsipras vuole una unione
Europea democratica che faccia argine ai mercati, alla potenza Usa, e alle le
nostre stesse tentazioni nazionaliste e xenofobe. Una moneta «senza Stato» è un
controsenso politico, prima che economico. Invece ritornare agli ideali del
Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi significa avere
un'Europa politica (idealmente federale) con un'economia armonizzata, un
sistema fiscale e sociale comune: in queste condizioni la presenza di una
moneta unica diventa punto essenziale.
9) Va bene ma allora è meglio
votare il Movimento 5 Stelle che nei sondaggi è più forte ed avrà più parlamentari!
Per le regole europee, per avere
peso in Parlamento, bisogna formare un gruppo o farne parte. Ma il gruppo non
può avere rappresentanti di un unico paese. Il Movimento 5 Stelle, che
attualmente non è presente nell'europarlamento, per bocca di Casaleggio,
deciderà a quale gruppo aderire con una votazione online. Il che non esclude
che non aderirà a nessun gruppo (rendendosi politicamente ininfluente). Oppure
che possa essere tra i nazionalisti e razzisti del Fronte National di Marine Le
Pen o in gruppi come i liberal democratici che hanno votato proprio
provvedimenti come il fiscal compact che il Movimento 5 Stelle dice di voler
abolire. Casaleggio lo esclude ma in diversi casi le votazioni online hanno
smentito sia lui che Grillo che d'altra parte, da regolamento, è l'unico
titolato a fare proposte "in qualità di capo politico del M5S" che
verranno ratificate "tramite votazione in Rete da parte degli iscritti al
M5S".
Le liste collegate ad Alexis
Tsipras, invece, sono presenti in quasi tutti i paesi europei e aderiscono al
gruppo della Sinistra Europea. Stando ai sondaggi attuali la Sinistra Europea
in tutta Europa prenderebbe 54 seggi contro i 18 del M5S. Terza forza dopo
socialisti e popolari protagonisti di alleanze di larghe intese che in tutti i
paesi europei promuovono le politiche recessive e di austerità che la lista
L'Altra Europa con Tsipras vuole cambiare.
10) Allora meglio il partito
democratico che aderisce al Partito Socialista Europeo ugualmente presente in
tutti i paesi!
Il partito democratico aderisce
al Partito Socialista Europeo, quindi sta designando Martin Schulz come
candidato alla presidenza della commissione europea. Schulz e il resto del
Partito Socialista Europeo a parole dicono di voler riformare l'Europa, ma nei
fatti sono gli stessi soggetti politici che in questi anni si sono opposti alla
tassazione della finanza speculativa, hanno sottoscritto provvedimenti come il
fiscal compact e in Germania sono in coalizione con Angela Merkel, alfiera
dell'austerity. Una alleanza di larghe intese esplicitamente sostenuta da
Schulz che ha dichiarato che chi critica lei, critica i tedeschi. E poi ha
aggiunto "una coerente politica di consolidamento fiscale e di riforme per
una maggiore competitività resta importante. Da parte di tutti gli stati membri
sono necessari, pertanto, ulteriori sforzi, che devono essere sottoposti a
verifica".
Concetto ribadito di nuovo da
Schulz con altre parole, quando ha dichiarato al Corriere della Sera, lo scorso
11 maggio: "Prendo atto che sia la Francia sia l'Italia hanno detto di non
aver bisogno di rinvii [di un anno per mantenere gli impegni di bilancio, ndr].
Ma non è importante il tempo in cui si consegue la stabilità; è importante la
stabilità"
11) Ma perché bisogna votare
un greco in Italia?
Alexis Tsipras non si presenta in
Italia e quindi votando la lista L'Altra Europa con Tsipras non si vota lui.
Alexis Tsipras si presenterà in Grecia, ma è candidato della Sinistra Europea
per la presidenza della Commissione Europea. Per questo, e coerentemente con le
indicazioni europee, è stato messo nel simbolo. Cosa che, però, non hanno fatto
né il Partito Democratico con Martin Schulz, né Forza Italia con Jean Claude
Juncker, candidato Partito Popolare Europeo al quale formalmente il partito di Berlusconi
aderisce. Forse perché non sono presentabili appoggiando due alfieri
dell'austerity che hanno sottoscritto provvedimenti che ci hanno portato alla
crisi?
Il Movimento 5 Stelle non ha
candidati alla presidenza della Commissione perché, per la risposta già data,
"con la rete" voteranno a quale gruppo aderire e comunque stanno
adottando una strategia elettorale che renderà poco influente la loro presenza
nel Parlamento Europeo.
12) Ma perché tutte queste
cose non le ho sentite dire in tv o scrivere sui giornali?
La lista L'Altra Europa con
Tsipras è oggettivamente censurata dai maggiori mezzi di comunicazione che
stanno cercando di raccontare le elezioni europee come una gara tra Renzi e
Grillo con Berlusconi a fare da gregario al primo. L'unica volta che Alexis
Tsipras è andato in tv ha avuto poco più di tre minuti a Ballarò, peraltro
continuamente interrotto dal conduttore. Per denunciare il blackout informativo
la lista ha fatto anche un ricorso all'Agcom visto che secondo i "dati
diffusi dall'osservatorio di Pavia: nel periodo di rilevazione 18 marzo - 21
aprile il TG1 e il TG2 hanno concesso all'Altra Europa con Tsipras lo 0,07 %
del tempo complessivo e contro lo 0,02% del TG3, mentre la percentuale per le
trasmissioni di approfondimento Rai dedicato all'Altra Europa è del 2,24%".
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