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mercoledì 30 novembre 2016

REPORT CONSIGLIO COMUNALE DI FINALE EMILIA DEL 29 NOVEMBRE 2016

Ecco il resoconto della seduta di consiglio comunale del 29 novembre 2016 e di come ho votato per la lista Sinistra Civica per Finale Emilia. Quattro i temi discussi: il riconoscimento di debiti fuori bilancio, la variazione al bilancio, la delega assegnata al consigliere Golinelli e una variante al piano della ricostruzione inerente la richiesta della realizzazione di un allevamento di maiali alla Quattrina. Buona lettura.

RICONOSCIMENTO DEBITI FUORI BILANCIO
Ho deciso di non prendere parte alla votazione. Perché si tratta di pagare fatture di lavori fatti su richiesta dell’ex responsabile dei lavori pubblici senza seguire le procedure previste dalla pubblica amministrazione. Se è vero che il lavoro va pagato è anche vero che ci troviamo in questa situazione a causa di una gestione fuori controllo dell’ufficio, e più che al Comune di Finale Emilia questi debiti andrebbero fatti pagare a chi ne porta la responsabilità. Con questa delibera vengono saldati lavori per circa 24mila €, fra cui anche 9mila € per la bonifica dell’amianto dal viale del cimitero. Intervento noto per la mancanza di risolutezza della precedente giunta nelle necessarie denunce portando alla paradossale situazione per cui la bonifica del dolo è pagata da chi l’ha subito, ovvero dai cittadini di Finale Emilia.
VARIAZIONE DI BILANCIO
Il mio voto è stato di astensione, perché si tratta di una variazione che contiene numerosi aggiustamenti tecnici fra le voci di bilancio e alcune spese che ritengo necessarie.
Vediamo le voci di bilancio che meritano un giudizio positivo.
- Finalmente vengono stanziate le risorse (216mila €) per il pagamento ai dipendenti della produttività relativa all’anno 2015 a seguito dell’intesa raggiunta dai sindacati. Il lavoro delle persone va pagato nei tempi giusti e spero si apra al più presto la contrattazione relativa alla produttività del 2016.
- Vengono stanziati 25mila € per alcune consulenze, fra cui la consulenza legale relativa alla partecipazione del Comune di Finale Emilia all’incidente probatorio sul cemento depotenziato alla nuova scuola media ed è necessario esserci per potersi poi rivalere come Amministrazione nei confronti degli eventuali responsabili. Non si capisce invece la necessità di una consulenza per la perizia strutturale del ponte sul Foscaglia dal momento che il responsabile dei lavori pubblici è anche strutturista. Perché un’altra consulenza esterna?
- Giudizio positivo per l’investimento sui nuovi spogliatoi al campo sportivo di Finale Emilia (si tratta della delocalizzazione di quelli abbattuti al campo Robinson) per un costo di 200mila € di cui 140mila € finanziati dalla Regione.
- È da apprezzare il lavoro dell’ufficio tributi sull’accertamento evasione IMU che segna 105mila € di nuove entrate da cittadini che si erano “dimenticati” di pagare le imposte.
Ci sono però alcune voci di bilancio che danno l’idea della mancanza di programmazione.
- C’è il pozzo senza fondo dell’ufficio del giudice di pace che prenderà servizio a Finale Emilia il 2 gennaio 2017. Nella variazione di bilancio del 6 ottobre sono stati stanziati 55mila € per la sistemazione dei locali di via Cavour e via Matteotti a cui ora aggiungiamo altri 68mila €. Com’è possibile che in meno 50 giorni la spesa dei lavori sia cresciuta del 120%? Significa che la programmazione dell’investimento era totalmente sballata. A queste spese vive va poi aggiunto il costo di due figure che il Comune assegna a supporto del Giudice di pace. E ancora oggi manca un’intesa con l’Unione dei Comuni per la ripartizione della spesa di un servizio che è rivolto a tutti i 9 Comuni dell’area nord.
- Vengono tagliati 35mila euro ai fondi per la manutenzione di parchi e giardini: significa non programmare alcun intervento e essere consapevoli che si espongono i cittadini a dei rischi.
- C’è una spesa di altri 8mila € per le opere murarie per l’installazione dell’impianto di video sorveglianza quando il 6 ottobre erano stati stanziati 22mila € per l’acquisto dei pali. Speriamo che le dimenticanze siano finite e che non ci siano altri inciampi per installare le telecamere.
- Spero che la giunta faccia una riflessione sulla minor entrata di 52mila € da refezione scolastica (circa 8mila pasti in meno rispetto all’anno scorso) dovuti in gran parte alla rinuncia del servizio a causa della crisi (evidentemente ci sono più famiglie che non sono al lavoro e possono ritirare i figli da scuola), del costo elevato del pasto (6 €) e in parte anche al fatto che la giunta ha tagliato la sorveglianza in mensa.
DELEGA AL CONSIGLIERE GOLINELLI PER SEGUIRE IL PROGETTO DI RICOSTRUZIONE DEL CENTRO SPORTIVO
Il mio voto è stato contrario, così come nel precedente consiglio comunale votai contro alla delega al consigliere Meletti per seguire il progetto di recupero del Municipio e di Piazza Garibaldi. Ho votato contro perché compito del consigliere delegato è quello di approfondire singoli oggetti e non svolgere un ruolo attivo all’interno degli uffici - come è stato spiegato dal sindaco - diventando una sorta di assessore aggiunto. A neanche 5 mesi dall’elezione sono già tre i consiglieri delegati dal sindaco: abbiamo Meletti alla ricostruzione di Municipio e Piazza Garibaldi e Saletti alle iniziative in biblioteca e allo sviluppo dell’oasi Le Meleghine. Deleghe che evidenziano il mal assortimento della giunta, perché se si sono rese necessarie vuol dire che le relative competenze non si trovano all’interno della squadra di governo, che abbiamo denunciato fin dall’inizio per accentrare nelle mani del sindaco un numero troppo elevato di funzioni molto impegnative e che ora costringono la maggioranza a correre ai ripari. Di fatto abbiamo una giunta allargata al consiglio con una grave commistioni di ruoli e competenze: il consigliere esercita un ruolo di indirizzo e controllo politico-amministrativo, ma in questo modo finisce per essere contemporaneamente controllato e controllore. E poi va detto che non si capisce quali progetti questi consiglieri debbano seguire, dal momento che la ricostruzione è ancora al palo e non ci è stata presentata nessuna proposta di recupero degli edifici oggetto delle deleghe.
VARIANTE AL PIANO DELLA RICOSTRUZIONE – ALLEVAMENTO MAIALI
Il mio voto è stato negativo e la richiesta della ditta proponente è stata respinta, con mia soddisfazione. La richiesta di variante al piano della ricostruzione consisteva nella possibilità di demolire vecchie porcilaie danneggiate dal sisma e utilizzare la stessa volumetria per realizzare un nuovo allevamento da 2.820 maiali, numero appena inferiore per essere classificato come intensivo. Il voto negativo alla richiesta di variante determina la decadenza del progetto presentato e quindi l’annullamento della procedura di valutazione di impatto ambientale e dell’iter per la richiesta dei contributi alla ricostruzione. Non viene però negato l’investimento, che il proponente può fare ma realizzando l’allevamento alle attuali condizioni, ovvero in edifici separati. Ma questo è solo l’aspetto formale, perché con questo voto si da il segnale politico che Finale Emilia non è più disponibile ad accettare sul suo territorio qualsiasi tipo di attività. Compito di un’amministrazione è quello di orientare lo sviluppo, ovvero favorire determinati insediamenti o penalizzarne altri attraverso gli strumenti che ha a disposizione, di cui quello fondamentale è la programmazione del territorio.
Molti gli aspetti affrontati nella discussione.
- L’attuale proprietà acquista le vecchie porcilaie nel 2015 e presenta un progetto da 5,2 milioni di € che accede ai contributi pubblici alla ricostruzione favorendo un investimento che genera molto probabilmente un uso distorto, seppur legittimo, di questi contributi.
- L’ampio appezzamento acquistato consente un domani alla ditta di realizzare un importante ampliamento dell’allevamento con tutte le conseguenze ambientali e sanitarie del caso.
- L’allevamento di Finale Emilia è sede operativa di un allevamento da 16.8000 maiali situato a Bondeno, a pochi km distanza, e l’azienda proponente è un big del settore con una decina di grandi allevamenti in diverse province. Quali sono le reali intenzioni di sviluppo dell’azienda? Vuole portare a Finale Emilia l’allevamento da oltre 20.000 maiali già respinto da altri Comuni?
- E poi c’è il tema dell’impatto ambientale di questi allevamenti, che come è noto sono responsabili di una porzione molto significativa dell’inquinamento globale e che vanno superati assieme al modello di sviluppo insostenibile di cui fanno parte. E solo per questo la proposta merita di essere respinta.
Stupisce e preoccupa che su un tema così rilevante la giunta si sia presentata senza un indirizzo preciso ma lasciando la responsabilità della decisione interamente nelle mani del consiglio. Responsabilità che mi sono preso senza alcun dubbio o timore, perché al riguardo tutto il nostro gruppo aveva le idee ben chiare. Ritengo molto preoccupante l’atteggiamento della giunta, perché vuol dire che l’amministrazione non ha ancora maturato una sua idea sul tipo di sviluppo che vuole perseguire per Finale Emilia, quando invece abbiamo urgente bisogno di un sindaco che lavori per favorire l’arrivo a Finale Emilia di imprese che puntano su innovazione del lavoro e dei prodotti capaci di creare occupazione buona e di qualità.
Al momento del voto a favore della richiesta di variante al piano della ricostruzione ha votato solo il consigliere Tralli mentre i consiglieri di Pd e lista Elena Terzi non hanno partecipato alle votazioni.
La programmazione del territorio è uno dei modi con cui si orienta lo sviluppo e per questo ora dovremo attivarci, come consiglio comunale, per modificare il piano regolatore e introdurre limiti quantitativi agli eventuali nuovi allevamenti o nuovi ampliamenti di quelli esistenti. Questa modifica ci è stata suggerita dagli uffici come uno strumento di governo del territorio per presentare con chiarezza le condizioni alle quali a Finale Emilia è possibile realizzare alcuni investimenti. Credo che sia una proposta intelligente e utile ed è mio impegno lavorare assieme agli altri consiglieri per portarla a compimento.

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