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lunedì 2 luglio 2018

Due anni di giunta Palazzi: il bilancio di Sinistra Civica

Sono passati due anni da quando Sandro Palazzi è sindaco di Finale Emilia e la maggioranza leghista governa la città. È dunque trascorso un sufficiente lasso di tempo per trarre un primo bilancio del lavoro della giunta, e a nostro giudizio è pesantemente negativo per i seguenti aspetti che ne caratterizzano l’azione:

Ritardo. La giunta arriva costantemente in ritardo su tutto: dal taglio dell’erba, all’organizzazione dei servizi, dalla manutenzione delle strade, alla pubblicazione dei bandi. Per non parlare della incapacità di utilizzare in tempi celeri le risorse disponibili. Palazzi non è invece arrivato in ritardo nel disinvestire nel welfare: il primo bilancio della sua giunta si è caratterizzato per il taglio di diversi servizi sociali e scolastici e un aumento medio del 25% delle rette di nido, mensa e scuolabus.

Immobilismo. È sotto gli occhi di tutti che la ricostruzione pubblica è al palo. È solo con il consiglio comunale del 20 giugno 2018 che sono state stanziate le risorse per affidare gli incarichi necessari alla progettazione per il recupero di Municipio, Castello delle Rocche e Torre dei Modenesi, e questo significa che ci vorranno ancora anni prima di vedere muratori al lavoro. C’è la speranza che entro la fine della legislatura partano i cantieri per il centro sportivo, la piscina esterna e il Teatro Sociale, ma anche per queste opere il ritardo accumulato è notevole. Il motivo sta nelle scelte sbagliate del sindaco - per sua stessa ammissione - nell’organizzazione dell’Ufficio lavori pubblici, che per lungo tempo ha lavorato a ritmi ridotti.

Autosufficienza. La pagella della partecipazione segna un zero tondo: zero incontri con i cittadini e le frazioni per la preparazione del bilancio; zero presenze del sindaco nelle riunioni pubbliche della consulta di Massa Finalese; zero i rapporti con l’associazionismo. Un atteggiamento frutto di una presunzione di autosufficienza sbagliata, che invece è la conferma dei limiti di azione della giunta.

Pregiudizi. La giunta, e soprattutto il sindaco, manifesta pregiudizi su tutto ciò che non è in linea con il “pensiero leghista”. E allora l’ANPI viene esclusa dalle celebrazioni del 25 aprile e del 2 giugno; i 5 richiedenti asilo ospitati a Massa Finalese nell’appartamento di un privato sono diventati per diversi mesi l’arma di una pesante campagna demagogica; Regione e Unione dei Comuni a guida Pd sono visti come nemici e non come istituzioni con cui rapportarsi. È un comportamento immaturo, che rende l’idea della difficoltà con cui la giunta si relaziona con tutto ciò che non le è affine.

Scaricabarile. È colpa di 70 anni di giunte comuniste. È colpa di Ferioli. È colpa della Regione. Quante volte avete sentito questo ritornello utilizzato da sindaco e assessori? Per la giunta c’è sempre qualcuno a cui scaricare le colpe dei propri fallimenti.

È tutto da buttare? L’azione di una giunta abbraccia molti temi, e non tutto è sbagliato. La scelta di opporsi all’autostrada cispadana e all’ampliamento della discarica sono punti su cui da anni siamo impegnati e il nostro leale sostegno a supporto di queste battaglie non è mancato. Ma la gestione ambientale del territorio riguarda molti altri aspetti, a partire dall’insufficienza dell’attuale ufficio ambiente, da relazioni timide con le aziende impattanti, dalla mancata attivazione dei monitoraggi ambientali promessi. La questione ambientale è stata al centro dell’ultima campagna elettorale, ma dopo due anni si può dire che il fervente ambientalismo che caratterizzava gli attuali amministratori quando erano all’opposizione si è notevolmente affievolito.

Che fare per il futuro? Palazzi e la sua maggioranza si sono presentati con una forte carica innovativa, e per questo hanno ottenuto un consenso traversale, ma alla prova dei fatti l’azione della giunta è insufficiente. Il nostro impegno è dunque rivolto a costruire fin da ora le condizioni per il cambiamento. E lo facciamo declinando il nostro programma in proposte concrete che portiamo in consiglio comunale per presentare già dai banchi dell’opposizione un modo diverso di gestire la città, che fra tre anni vogliamo diventi il prossimo governo di Finale Emilia.

Stefano Lugli
Consigliere comunale Sinistra Civica per Finale Emilia

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