Cerca nel blog

lunedì 4 marzo 2019

Lo stop alla festa di carnevale è lo specchio dell’inadeguatezza della giunta

Il nostro articolo sul numero di marzo di Piazza Verdi è dedicato alla mancata festa di carnevale che l'associazione Aggiungi un posto a tavola aveva programmato al Palazzetto dello sport. Festa saltata per l'incapacità della giunta nell'adempiere alle normative sulla sicurezza.


Ci siamo dovuti arrendere di fronte ad ostacoli non superabili dovuti alla circolare Gabrielli sulla sicurezza”. È con queste parole che il sindaco Palazzi ha comunicato all’associazione Aggiungi un posto a tavola di non poter concedere l’utilizzo del Palazzetto dello sport per la festa di carnevale già programmata per il 9 marzo. Va detto, invece, che non è stata la burocrazia a cancellare la festa benefica di carnevale ma l’inadeguatezza della giunta, e questa vicenda la fotografa a pieno. Perché la circolare Gabrielli è sicuramente complessa, ma tutti gli altri comuni della provincia di Modena sono riusciti ad organizzarsi per farvi fronte, Finale Emilia no. A Finale Emilia le norme sulla sicurezza rappresentano difficoltà non superabili al punto che non si riesce nemmeno a fare una festa di carnevale. E le difficoltà non superabili rimarranno tali fino a quando l’organizzazione degli uffici resta quella imbastita dal sindaco, che con tutta evidenza non è attrezzata per rispondere con puntualità alle richieste dei cittadini e delle associazioni e ai piccoli grandi problemi che un ente pubblico deve affrontare ogni giorno. 
Ed è a causa della stessa inadeguatezza che le aree del quartiere Ovest a Finale, del parco Carrobbio e della bocciofila a Massa Finalese e del campo di Canaletto sono in stato di abbandono da tempo, dopo la scadenza delle convenzioni con i rispettivi circoli e diversi bandi di gestione dei bar andati deserti. Difficoltà si registrano anche nella gestione delle palestre, oggi in capo all’amministrazione comunale dopo che la giunta ha tagliato i rapporti con le società sportive che le avevano in gestione.
Proseguire sulla strada di bandi di gara che puntualmente vanno deserti per la gestione di questi spazi pubblici trattandoli come fossero servizi commerciali è ormai un accanimento, ed è ora che l’amministrazione cambi rotta. E deve cambiare rotta riprendendo il rapporto con quei circoli e con tutto l’associazionismo finalese, coinvolgendolo nella gestione di immobili e aree pubbliche e abbandonando quell’atteggiamento di pregiudizio che gli attuali amministratori si portano dietro fin da quando erano all’opposizione.
L’associazionismo finalese ha sempre svolto un ruolo fondamentale nel promuovere attività ricreative, gestire spazi pubblici, organizzare eventi aggregativi e culturali, manutenere le aree verdi arrivando là dove il Comune non riesce ad arrivare e contribuendo ad alimentare un prezioso tessuto sociale cittadino. Oggi non è più così, con conseguenze negative sotto gli occhi di tutti, perché il degrado richiama degrado e avere aree degradate alimenta un circuito vizioso sempre più difficile da interrompere.
Porteremo queste necessità in consiglio comunale con diverse proposte, e ci auguriamo che la maggioranza voglia ascoltarci. Al tempo stesso ribadiamo che la giunta Palazzi ha bisogno di un rapido riassetto, perché diversi suoi componenti hanno esaurito la benzina e questo paese ha bisogno di accelerare per superare l’immobilismo che da troppo tempo si respira a Finale Emilia.

Stefano Lugli
Consigliere comunale Sinistra Civica per Finale Emilia

Articolo dalla Gazzetta di Modena del 1 marzo 2019

Nessun commento:

Posta un commento