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sabato 6 luglio 2019

In 150 alla passeggiata della ricostrizione

Sul numero di Piazza Verdi di luglio/agosto 2019 abbiamo pubblicato un articolo in merito alla passeggata informativa sullo stato della ricostruzione con cui vogliamo ringraziare le 150 persone che il 23 giugno scorso sono scese in piazza per denunciare l'immobilismo della giunta nel recupero degli immobili pubblici di Finale Emilia.
Buona lettura!


Domenica 23 giugno circa 150 persone hanno partecipato alla passeggiata informativa sullo stato della ricostruzione che Lista Civica, Pd e Sinistra Civica hanno organizzato per condividere con i cittadini la preoccupazione per l’immobilismo che caratterizza il recupero degli immobili pubblici e fornire una informazione puntuale sull’iter burocratico in cui si trovano edifici e monumenti del centro storico danneggiati dal sisma.

La passeggiata è partita alle 10.00 dal centro sportivo (che è ancora senza palestre e senza piscina esterna), per toccare le ex scuole elementari e medie, il cimitero monumentale (la cui condizione di degrado è talmente grave che l’Ausl ha imposto la chiusura di alcune arcate per ragioni di sicurezza), piazza Baccarini, la Torre dei Modenesi, il Teatro, il Castello delle Rocche e la ex scuola materna per approdare in piazza Verdi davanti a un Municipio su cui campeggia ancora un ottimistico striscione risalente al 2012 ormai sbiadito.

L’iniziativa è nata dall’impegno di un gruppo di lavoro che negli ultimi mesi si è documentato sui ritardi della ricostruzione pubblica a Finale Emilia, ha preso conoscenza dello stato progettuale in cui si trovano le singole opere pubbliche e dell’enorme quantitativo di denaro a disposizione del nostro comune per recuperare luoghi e spazi pubblici ma che la giunta Palazzi non riesce a spendere. Per la ricostruzione pubblica di Finale Emilia la struttura commissariale ha infatti messo a disposizione del Comune di Finale Emilia ben 35,7 milioni di € per 52 interventi di ricostruzione, ma sono appena 1,7 milioni i contributi che il comune di Finale Emilia ha ricevuto per la scarsa capacità progettuale dell’ente, con il risultato che da quando Palazzi si è insediato la nostra città non ha fatto alcun passo avanti verso la ricostruzione. Anzi ha iniziato a perdere opportunità, come è avvenuto con l’auditorium di cui la regione ha tolto il finanziamento per l’inadempienza progettuale del Comune. 

Questo immobilismo non è più tollerabile, e crediamo che il sindaco debba rimettere la delega ai lavori pubblici ad un altro assessore capace di dare alla ricostruzione quella accelerazione di cui c’è grande urgenza. Della condizione in cui si trova la ricostruzione di Finale Emilia vogliamo discutere anche in consiglio comunale aperto agli interventi del pubblico che ci impegniamo a chiedere alla maggioranza leghista, con l’auspicio che possano condividere l’esigenza di una discussione pubblica su un tema che riguarda il futuro del nostro paese.

Ringraziamo
tutti i cittadini che hanno partecipato alla passeggiata, il gruppo di lavoro che l’ha organizzata e i tutor che domenica 23 giugno hanno illustrato la condizione in cui si trova ogni edificio.

I consiglieri comunali
Stefano Lugli, Andrea Ratti, Pierpaolo Salino, Elena Terzi

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