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domenica 13 ottobre 2019

Ecobloks ascolterà il Consiglio comunale?

Il nostro articolo per il numero di ottobre 2019 di Piazza Verdi è dedicato alla mozione approvata all'unanimità con cui il Consiglio Comunale chiede al sindaco e a Ecobloks impegni precisi per la sostenibilità ambientale dell'azienda. Buona lettura.


La richiesta avanzata da Ecobloks di installare un terzo camino per potenziare l’attività ci preoccupa molto, e per questo abbiamo coinvolto l’intero Consiglio nel condividere una mozione che vincola il sindaco Palazzi ad esprimere nelle sedi competenti il proprio parere solo all’integrale recepimento di determinate cautele e impegni da parte dell’azienda. La mozione è stata approvata all’unanimità nel Consiglio comunale del 27 settembre 2019, e ora il Sindaco ha un’arma in più per tutelare la nostra comunità da un’azienda che ha già dimostrato di non saper gestire in sicurezza il ciclo produttivo.
Elemento centrale della mozione è la richiesta che Ecobloks, anche con il terzo camino, non superi in alcun modo il quantitativo di formaldeide emessa in atmosfera attualmente autorizzato. Non solo, chiediamo alla ditta un impegno per l’eliminazione dal ciclo produttivo di colla contenente formaldeide. La nostra attenzione su questo gas è molto alta perché dal 1 gennaio 2016 la formaldeide è classificata come cancerogeno, e la sua eliminazione dalle emissioni in atmosfera è fondamentale per la tutela della salute dei lavoratori e di tutti i finalesi.
Inoltre chiediamo a Ecobloks di installare a proprie spese una centralina esterna all’azienda per il monitoraggio in continuo dei parametri ambientali su cui impatta il processo di lavorazione, di fornire periodicamente all’Ausl i dati sulla qualità e salubrità dell’aria interni allo stabilimento e di piantumare alberature come risarcimento del disagio cagionato alla popolazione dai ripetuti incendi al sito produttivo.
Siamo consapevoli che Ecobloks può benissimo non rispondere alle richieste del Consiglio comunale ed ottenere ugualmente l’autorizzazione al terzo camino, ma sarebbe l’ennesimo intollerabile affronto non tanto nei confronti dei consiglieri comunali ma di tutti i finalesi.
Proprio mentre il consiglio comunale era impegnato a condividere questa mozione, il Sindaco Palazzi dava il suo assenso alla decisione della Regione guidata da Bonaccini: bruciare nella centrale elettrica di Finale Emilia 150.000 ton di cippato proveniente dal bellunese colpito dalla tempesta di vento nell’ottobre 2018. Non condividiamo questa decisione perché non abbiamo alcuna garanzia sulla completa tracciabilità del cippato in ingresso e perché il traffico pesante che attraverserà le nostre già malandate strade aumenterà rispetto al tradizionale afflusso di mezzi agricoli all’impianto con conseguenze negative sulla qualità dell’aria. E diciamo anche che la solidarietà con il Veneto c’entra poco, perchè questa è un'operazione economica di cui beneficia esclusivamente Enel Green Power che per un anno e mezzo non deve ritirare - e pagare - la biomassa prodotta dagli agricoltori locali. Sono loro a pagare il prezzo più alto di questa decisione preda da Bonaccini sulla testa dei finalesi e con il consenso di un Sindaco, che non si è neanche degnato di condividerla con la consulta agricola e tanto meno con il consiglio comunale.

Stefano Lugli
Consigliere comunale Sinistra Civica per Finale Emilia

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