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giovedì 23 ottobre 2014

SOLIDARIETÁ AI LAVORATORI TITAN IN SCIOPERO

Oggi i lavoratori delle sedi Titan e ITM di Finale Emilia, Fanano e Crespellano sono in sciopero contro la decisione della multinazionale di chiudere lo stabilimento bolognese e ottenere garanzie per il sito di Finale Emilia. A loro va la solidarietà di Stefano Lugli, finalese e candidato alle regionali nella lista L’Altra Emilia Romagna.
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“La battaglia che gli operai della Titan stanno compiendo per evitare il licenziamento di 186 lavoratori parla a tutto il mondo del lavoro - commenta Stefano Lugli - sempre più sotto ricatto da aziende che avviano procedure di licenziamenti collettivi al solo scopo di delocalizzare la produzione, spesso in paesi in cui il basso costo del lavoro fa rima con l’assenza di diritti e tutele.”
Una vertenza, quella della Titan, che si collega alle politiche sul lavoro del Governo dal momento che - afferma Lugli: “oggi con il Job Act di Renzi i lavoratori sono ancora più sotto ricatto in quanto con la modifica dello Statuto dei Lavoratori, oltre ai licenziamenti collettivi, sono possibili anche i licenziamenti individuali per motivi economici conseguenti alla abolizione dell’art. 18.”

“L’Altra Emilia Romagna si associa alle richieste dei sindacati - afferma Lugli - di sospensione dei licenziamenti per lo stabilimento di Crespellano e di chiarezza sul piano industriale del sito di Finale Emilia. Fare chiarezza è indispensabile, dal momento che mentre l’azienda licenzia, a Crespellano beneficia dei contributi della ricostruzione post sisma per lo stabilimento della bassa modenese. Un sito, quello di Finale Emilia, che oggi lavora a ranghi ridotti essendo in regime di contratto di solidarietà ma che, nei piani dell’azienda, è pronto ad ospitare parte dei lavoratori di Crespellano. É necessario - conclude Lugli - che l’erogazione dei contributi post sisma sia legata all’impegno dell’azienda a non delocalizzare parti di produzione, e questo deve valere per l’intero gruppo industriale e non solo per gli stabilimenti attivi nell’area del cratere sismico.”

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