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lunedì 3 dicembre 2018

Un’Amministrazione al contrario, dove è il sindaco a lasciare il consiglio comunale

Il nostro articolo per il numero di dicembre 2018 di Piazza Verdi è dedicato alla discussione che si è tenuta nel consiglio comunale del 28 novembre 2018 in merito alla nostra proposta di miglioramento del progetto di riqualificazione di Piazza Garibaldi e all'abbandono - l'ennesimo - dell'aula consigliare da parte del sindaco Sandro Palazzi.

Un’Amministrazione al contrario, dove è il sindaco a lasciare il consiglio comunale

In parlamento come nei consigli comunali di solito sono le opposizioni a lasciare l’aula per protesta nei confronti della maggioranza. A Finale Emilia no, a lasciare il consiglio comunale è addirittura il sindaco, e lo fa in dissenso con le scelte dei suoi stessi consiglieri di maggioranza. È successo, di nuovo, nel consiglio comunale del 28 novembre, quando il sindaco Sandro Palazzi e il consigliere della sua lista Carlo Meletti hanno abbandonato l’aula “disgustati” dal voto con cui i consiglieri di maggioranza hanno acconsentito alla messa in discussione della mozione presentata dalle opposizioni contenente suggerimenti per migliorare il progetto di riqualificazione di Piazza Garibaldi. Già la pretesa di non discutere una proposta delle opposizioni è uno sconcertante indice di protervia antidemocratica e debolezza allo stesso tempo, ma con il suo gesto il sindaco ha mancato di rispetto non solo al consiglio comunale, ma a quel centinaio di cittadini che hanno dato il loro contributo nelle due serate di percorso partecipato che abbiamo promosso a ottobre per discutere collettivamente del futuro di Piazza Garibaldi. I consiglieri rimasti in aula hanno poi bocciato la nostra mozione pur riconoscendo che contiene elementi interessanti e utili a migliorare il progetto di riqualificazione di Piazza Garibaldi proposto dal sindaco. Progetto che ad oggi deve ancora essere approvato dalla giunta, ma che a luglio è stato presentato ai cittadini in fretta e furia come immodificabile perché a breve doveva essere consegnato in Regione.

È già la seconda volta che il sindaco Palazzi abbandona il consiglio comunale in dissenso con la sua maggioranza, ed è un atteggiamento che denota una grave immaturità politica, perchè per fare il sindaco si devono saper accettare le critiche, specie quando vengono dai colleghi di maggioranza, e farne tesoro per migliorare la città e tenere unita la comunità.

Da tempo denunciamo i ritardi dell’amministrazione in ogni settore - l’immobilismo nella ricostruzione, l’assenza di manutenzioni, la mancata cura di parchi e giardini e una programmazione carente - e la fuga del sindaco dal consiglio comunale per evitare le discussioni è frutto delle difficoltà che giunta e maggioranza incontrano nell’amministrazione della città. A esempio di queste difficoltà porto il grave ritardo nella asfaltatura di molte strade comunali, ritardo che è dovuto - per ammissione stessa del sindaco in consiglio comunale - al fatto che sono state sbagliate le procedure di affidamento dei lavori. E così le risorse stanziate per la manutenzione delle strade, anche con il voto delle opposizioni, sono ferme da luglio.

I prossimi due mesi saranno fondamentali per la giunta e il futuro di Finale Emilia, perchè sono quelli che ci portano all’approvazione del bilancio preventivo, che mai come quest'anno si presenta complicato, anche per la mancanza di attenzione da parte del governo che ancora deve garantire la proroga dei mutui dei comuni terremotati, cioè ossigeno per Finale Emilia. Suggerisco alla compagine di maggioranza di utilizzare questi due mesi per chiudere il bilancio, se ne è capace, ma anche per valutare se è in grado di proseguire nel governo della città, perché i bisogni di Finale Emilia vengono prima delle risse interne alla squadra di governo.

Colgo l’occasione per augurare a nome di tutto il gruppo di Sinistra Civica buone feste a tutti i Finalesi.

Stefano Lugli
Consigliere comunale Sinistra Civica per Finale Emilia

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