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mercoledì 5 maggio 2010

5. PER L’ECONOMIA LOCALE

La crisi che stiamo vivendo è strutturale e figlia di un modello di sviluppo divenuto ormai insostenibile che ci obbliga ad un ripensamento dell'attuale sistema produttivo a partire dalla riconversione ecologica dell’economia e dell’industria. Crediamo nel lavoro come strumento formidabile di inclusione sociale e garanzia della dignità degli uomini e delle donne. Crediamo in un modello di sviluppo economico e sociale fondato sulla salvaguardia delle produzioni locali e sulla messa a valore delle relazioni sociali e sindacali. Perciò ci impegniamo a sostenere e sviluppare le attività produttive che rispondono a questi principi.

LAVORO
La nostra strategia per l’occupazione ha l’obiettivo di creare le condizioni perché a Finale Emilia possano insediarsi attività capaci di generare lavoro stabile e di qualità. Perseguiremo questo obiettivo con i seguenti strumenti:
• Per attirare investimenti e per favorire l’insediamento a quanti hanno deciso di intraprendere sul nostro territorio un’attività economica occorre una riduzione del carico tributario locale non generalizzata, ma correlata all’investimento nel lavoro e nella capacità di creare occupazione; in questo modo determineremo una premialità tributaria progressiva e incentivante.
• Creeremo le condizioni favorevoli per chi vuole investire sul nostro territorio, privilegiando le attività a basso impatto ambientale e che siano capaci di valorizzare il territorio e di rispettare il lavoro. Facciamo un es. concreto di come agiremo: per raggiungere questi obiettivi vincoleremo l’erogazione di contributi alle imprese solo al rispetto di determinati criteri ambientali, all’investimento in innovazione, al rispetto delle leggi sul collocamento disabili, o a chi favorisce la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Sono criteri che rispondono all’obiettivo di valorizzare al meglio il denaro della collettività.
• Sosterremo le attività economiche, soprattutto quelle in difficoltà, attraverso un più stretto legame con gli enti di ricerca, innovazione e formazione, e la promozione di reti commerciali che favoriscano la conoscenza diretta fra produttori e consumatori.
• Avvieremo da subito un tavolo permanente di monitoraggio della crisi e dell’occupazione con le grandi aziende e le associazioni datoriale e sindacali che operano sul nostro territorio per prevenire le situazioni di crisi aziendale e poter far ricadere su giovani, disoccupati e neo diplomati/laureati di Finale Emilia l’eventuale nuova forza lavoro prevista dalle assunzioni.
• Ipotizziamo un progetto intercomunale di sostegno alle persone residenti al di sotto dei 30 anni per sostenere l’avvio di giovani imprese inerenti lo sviluppo locale e la valorizzazione del territorio.

COMMERCIO E ARTIGIANATO
L’evidente stato di sofferenza del commercio e dell’artigianato a Finale Emilia, Massa Finalese e nelle frazioni è grave e preoccupante, e occorre intervenire al più presto per invertire la tendenza alla chiusura delle attività prima che si innesti un circuito vizioso che porti alla desertificazione dei centri storici. Interverremo con i seguenti strumenti.
• Promuoveremo un protocollo d’intesa tra le associazioni dei commercianti e l’amministrazione comunale con l’obiettivo di attuare politiche di incentivazione alla fruizione dei negozi che insistono nel centro storico di Finale Emilia, Massa Finalese e delle frazioni, definire un calendario condiviso di eventi.
• Promuoveremo un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e le associazioni dei proprietari degli immobili destinati ad esercizio commerciale e artigianale per favorire l’utilizzo dei locali sfitti, anche attraverso forme di agevolazione fiscale, per chi sottoscriverà canoni di locazione calmierati.
• Creazione di una APP comunale che svolga anche funzione di vetrina digitale per le imprese e le attività economiche di Finale Emilia
• Emissione annuale di un bando pubblico per l'assegnazione di contributi a fondo perduto a sostegno dell'avvio di nuove attività commerciali promosse da giovani imprenditori o che offrono merceologie non presenti nei centri storici del territorio comunale
• Emissione annuale di un bando pubblico per l'assegnazione di contributi a fondo perduto a sostegno dell’innovazione tecnologica delle attività commerciali del territorio comunale

PROLOCO
Intendiamo favorire la nascita di un’associazione ProLoco che curi la promozione delle tipicità finalesi, l’organizzazione di eventi e iniziative promozionali del territorio, e che alimenti e sostenga il lavoro volontario di quanti sono disponibili a spendersi per Finale Emilia. Avere un soggetto che faccia da partner e interfaccia operativo con l’Amministrazione comunale nelle definizione e nell’attuazione delle iniziative di promozione del territorio è strumento organizzativo concreto e un’opportunità di partecipazione a cui Finale Emilia non può più rinunciare.

AGRICOLTURA
In questi anni l’agricoltura ha subito, come molti altri settori dell’Amministrazione, l’assenza di politiche ed obiettivi chiari. Dobbiamo avere la consapevolezza che viviamo sui terreni più fertili della Regione, e che solo la strada della qualità e della valorizzazione delle colture di pregio può aiutare l’agricoltura ad uscire dalla crisi economica. Anche per questo motivo è un errore gravissimo aver autorizzato la realizzazione di una centrale elettrica a biomasse che converte forzatamente l’agricoltura ad una monoproduzione di sorgo da incenerire. Ed è un errore di prospettiva altrettanto grave la realizzazione di un’Autostrada Cispadana che sottrarrà all’agricoltura migliaia di ettari di terreno agricolo.
Le contraddizioni di queste scelte industriali e infrastrutturali sono evidenti: come si può valorizzare il marchio di pera tipica, che richiede determinati standard ambientali, e contemporaneamente autorizzare una centrale elettrica così impattante? Come si possono sostenere le aziende agricole di Finale Emilia che riforniscono di grano la Mc Donald e pensare di riconvertire l’intera agricoltura locale alla coltivazione di sorgo?
Vogliamo sostenere le imprese agricole con le seguenti azioni:
• Creare una rete di commercializzazione fatta di mercati contadini e gruppi di acquisto per prodotti ortofrutticoli stagionali (tipo cassetta settimanale di frutta e verdura consegnata a domicilio) in grado di arrivare direttamente al cliente, che sempre più di frequente si rivolge a queste modalità di distribuzione per avere la garanzia di prodotti sani e convenienti.
• Favorire la formazione di cooperative sociali che gestiscano la commercializzazione dei prodotti agricoli locali per sgravare gli agricoltori dalla vendita diretta.
 Implementare la collaborazione con l’Istituto agrario per qualificare ulteriormente l’offerta scolastica e favorire l’acquisizione delle competenze necessarie per favorire il “ritorno alla terra” dei giovani in modo professionale e competitivo
• Valorizzare il mercato contadino quale luogo privilegiato per l’acquisto di prodotti freschi e di qualità che rispettano salubrità, eco-sostenibilità e tracciabilità del processo produttivo


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