Cerca nel blog

giovedì 13 novembre 2014

CON I DIPENDENTI DEL SISTEMA CNA IN LOTTA PER RIAVERE IL CONTRATTO NAZIONALE

Modena è la città nella quale nacquero i Villaggi Artigiani, come risposta alla crisi economica e soprattutto come idea di un diverso modello economico. Le imprese erano infatti create dagli operai espulsi dalle fabbriche per rappresaglia politica da una classe padronale violentemente antisindacale.
È dunque per noi ancora più difficile prendere atto della scelta inaccettabile di CNA ER, che con un comportamento in linea con il più retrivo management confindustriale, ha unilateralmente disdettato il CCNL e gli accordi integrativi aziendali.

Il Comitato modenese de l'Altra Emilia Romagna dichiara apertamente il proprio appoggio alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro organizzazioni sindacali, chiede a CNA di rivedere la propria decisione per ripristinare la correttezza di relazione e contrattazione. Il nostro impegno, per il quale chiediamo il voto ai cittadini della nostra Regione, è quello di intervenire per un rilancio dell’economia regionale che passi anche e soprattutto da un vero confronto tra le parti sociali. Vogliamo un futuro diverso per i nostri giovani e un modello economico giocato sull’innovazione, sulla ricerca, sulla sostenibilità ecologica e sociale. Rifiutiamo le strategie ingiuste e perdenti basate sulla riduzione dei redditi dei lavoratori e sulle lavorazioni inquinanti a bassa tecnologia, scelte di corto respiro che non costruiscono il futuro.

Vogliamo un rilancio di quello che è stato il "modello emiliano", che assuma le sfide della riconversione energetica, della produzione a basso impatto, della innovazine tecnologica, recuperando e sviluppando quel sistema di "governo" del conflitto sociale che portò l'Emilia-Romagna a costituire un esempio di livello perlomeno continentale.

Le imprese artigiane possono e devono essere, per il domani come lo sono state nei decenni scorsi, protagoniste del rilancio dell’economia e della società regionali. Per fare ciò occorre però rifiutare una impostazione grettamente antisindacale e antioperaia.

Questi sono i nostri auspici e i nostri intendimenti, per i quali chiediamo a tutti gli emiliani e romagnoli il voto domenica 23 novembre.


Nessun commento:

Posta un commento