Modena
è la città nella quale nacquero i Villaggi Artigiani, come risposta alla crisi economica e
soprattutto come idea di un diverso modello economico. Le imprese erano infatti
create dagli operai espulsi dalle fabbriche per rappresaglia politica da una
classe padronale violentemente antisindacale.
È dunque per noi ancora più difficile prendere atto della
scelta inaccettabile di CNA ER, che con un comportamento in linea con il più
retrivo management confindustriale, ha unilateralmente disdettato il CCNL e gli accordi integrativi aziendali.
Il Comitato modenese de l'Altra Emilia Romagna dichiara
apertamente il proprio appoggio alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro
organizzazioni sindacali, chiede a CNA di rivedere la propria decisione per
ripristinare la correttezza di relazione e contrattazione. Il nostro impegno,
per il quale chiediamo il voto ai cittadini della nostra Regione, è quello di
intervenire per un rilancio dell’economia regionale che passi anche e
soprattutto da un vero confronto tra le parti sociali. Vogliamo un futuro
diverso per i nostri giovani e un modello economico giocato sull’innovazione,
sulla ricerca, sulla sostenibilità ecologica e sociale. Rifiutiamo le strategie
ingiuste e perdenti basate sulla riduzione dei redditi dei lavoratori e sulle
lavorazioni inquinanti a bassa tecnologia, scelte di corto respiro che non
costruiscono il futuro.
Vogliamo un rilancio di quello che è stato il
"modello emiliano", che assuma le sfide della riconversione
energetica, della produzione a basso impatto, della innovazine tecnologica,
recuperando e sviluppando quel sistema di "governo" del conflitto
sociale che portò l'Emilia-Romagna a costituire un esempio di livello perlomeno
continentale.
Le imprese artigiane possono e devono essere, per il
domani come lo sono state nei decenni scorsi, protagoniste del rilancio
dell’economia e della società regionali. Per fare ciò occorre però rifiutare
una impostazione grettamente antisindacale e antioperaia.
Questi sono i nostri auspici e i nostri intendimenti, per
i quali chiediamo a tutti gli emiliani e romagnoli il voto domenica 23
novembre.
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